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COSA IL NOSTRO GRANDE MORENO?

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    Da domani novembre Alessandra Amoroso torna in radio con 'Fuoco d'artificio' il nuovo singolo estratto dall'album certificato Disco d'Oro 'Amore Puro' (Sony Music). 'Fuoco d'artificio' e' stato scritto nella sua versione inglese da Emeli Sandé e firmato in italiano da uno straordinario Tiziano Ferro.L'amore è un viaggiatore senza meta e saprò / che un fuoco d'artificio non lo tocca mai il cielo / quindi tornerò ad amare davvero / e fu artificio o miracolo'', cita il testo italiano che non si discosta dal significato di quello originale.


    'Fuoco d'artificio', che arriva dopo il successo eccezionale del 'brano record' 'Amore Puro', è una potente ballad che descrive la forza di andare avanti nonostante la fine di un rapporto, e racconta di sentimenti amari e bilanci per il futuro. La traccia ha un ritmo intimo e raccolto che esplode con energia, proprio come un fuoco artificio, lasciando che Alessandra, nell'interpretazione di questa canzone, mostri tutti i colori e le sfumature della sua straordinaria voce. L'artista ora è attesa live per le prime due date del nuovo 'Amore Puro Tour' (prodotto e organizzato da F&P GROUP), il 3 dicembre a Milano al Mediolanum Forum e il 5 dicembre a Roma al Palalottomatica.




    Paola è nata a febbraio di quest’anno, la tournée di Inedito è finita il 16 agosto dell’anno scorso. Basta un rapido calcolo per capire che Laura Pausini, in realtà, non ha aspettato l’ultimo concerto per metterla in cantiere. «È stata una grande sorpresa anche per me. Sinceramente – oggi posso ammetterlo – non pensavo più di poter rimanere incinta senza aiuti: da anni non usavo precauzioni, e non era successo niente. Tra l’altro avevo scoperto di avere un problema, ed ero convinta di dovermi operare. Avevo programmato di farlo una volta completato il tour, invece Paola mi ha anticipato. Ha deciso lei quando arrivare, si è attaccata nell’unico punto possibile. Una specie di miracolo».Chissà che felicità, quando l’ha scoperto.
    «Che stava succedendo qualcosa l’ho capito sul palco, a Perugia. Me ne sono accorta dal respiro: sentivo il bisogno di riprendere il fiato tra una canzone e l’altra. Ma chi pensava di essere incinta, dopo tanto tempo? Quando ho fatto il test mi è venuto un colpo. Ho avuto paura».

    Di che cosa?
    «Vista la mia situazione, sapevo che avrei dovuto stare a riposo. Ma c’erano ancora parecchie date, e tutte sold out. Fermarmi era impensabile: ne avrebbe risentito il lavoro di troppe persone, e il benessere di troppe famiglie. Non volevo dire di essere incinta, perché la mia era una gravidanza a rischio».

    Il parto è stato naturale?
    «No: nella mia situazione era consigliato il cesareo, e io, che ho da sempre paura del dolore, francamente ero sollevata. Ho partorito in una struttura pubblica, l’Ospedale Maggiore di Bologna, dove sono nati i miei nipoti, e dove lavorano i miei ginecologi. Paola è uscita mentre Janet Jackson cantava Again».

    In sala parto con l’accompagnamento musicale?
    «Si può, non lo sa? Avevo preparato una playlist, una dozzina di canzoni scelte tra quelle che mi piacerebbe fossero le preferite della bambina. Avrei voluto che nascesse durante la mia Celeste. Ma già al primo brano, Again appunto, l’ho sentita piangere. Tutti pezzi romantici: Morricone, Elisa, Giorgia, Gloria Estefan, Etta James… Pensare che in gravidanza le avevo fatto sentire solo brani non cantati».

    Perché?
    «Perché spero non faccia la cantante. Sarai sempre massacrato, se vuoi fare lo stesso mestiere di un genitore famoso. Se proprio desidera cantare, spero almeno che faccia lirica, o soul, o jazz, o rock, magari heavy metal: tutto ma non il mio genere». Perché avete scelto il nome Paola, praticamente quello del suo compagno?
    «In realtà è una fusione: Pao come Paolo, La come Laura. In lizza c’erano anche Alice, Francesca, Silvia, Giulia: avevamo deciso di scegliere dopo aver visto la bambina. Solo che io, nello stordimento dei primi minuti, quel momento l’ho rimosso. Ho saputo dai miei familiari che l’avevamo chiamata Paola, dopo che il mio staff l’aveva già annunciato al mondo intero».

    Fare la madre è come se lo immaginava?
    «Lo desideravo talmente che è stato tutto facile. Paola vive in simbiosi con me. Non ho una tata, ma mia madre e Paolo mi aiutano tanto. Il fatto che lui avesse già tre figli, se all’inizio della nostra storia per me non era stato semplice, oggi si rivela un vantaggio. Mi fa tanta tenerezza vedere i figli più grandi che lo guardano mentre fa il bagnetto a Paola. Viviamo tra Castel Bolognese e Roma proprio per stare vicino a loro, che vogliono veder crescere la sorellina e sono dolcissimi, con lei e con me. Li amo tanto».

    Ha allattato?
    «Pochissimo perché, nonostante abbia tanto seno, non avevo latte. La mia ginecologa mi aveva preparato: quando ho capito che il mio non bastava, sono passata serenamente a quello artificiale. Dieci anni fa ne avrei fatto un dramma: ogni decisione mi gettava nel panico. Oggi mi sento una donna più determinata, cresciuta».


     
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    Esce il prossimo 25 novembre, l’edizione speciale di Sig. Brainwash - L’arte di accontentare, già doppio disco di platino di Fedez. Il cd contiene tre brani inediti tra cui Nuvole di Fango in duetto con Gianna Nannini. Nel dvd sono presenti immagini di backstage, immagini live ed interviste esclusive. Oggi si è svolta negli uffici della Sony Music Italy, la conferenza stampa di presentazione del lavoro discografico riservata ai giornalisti:

    E’ il repackaging dell’ultimo album studiato completamente da me. Ho cercato di mettere più gadget possibile per giustificare l’acquisto ai miei fan. E’ venuto molto bene. E’ arricchito da tre tracce, Nuvole di fango con Gianna Nannini, Questa vita e Cambia. Il Dvd è un misto di riprese fatte da me. Ho seguito l’opera del montaggio costruendo un raissunto di quello che è successo nell’ultimo anno. Cerco di seguire tutto il più possibile. Sto attento alle vendite. Scrivo gli storyboard dei miei video.
    Il duetto con Gianna Nannini in Nuvole di fango

    Tramite amicizie comuni, sono venuto a sapere che lei aveva acquistato il mio album con tutti i pregiudizi del caso: il rapper teen idol ecc… L’ha rivalutato nei testi. L’ho contattata immediatamente appena sapevo di mettere in piedi, in appena un mese, il repackaging. Con lei ho collaborato face to face. Lei è mitica, estroversa e esuberante, fuori di testa nel senso buono del termine. E’ stata davvero una bella collaborazione dal punto di vista umano e professionale. Siamo due artisti di differenti generazioni ma lei è sempre al passo con i tempi. Non si fa chiamare maestra. Sono davvero contento di come è venuto il pezzo.
    Le contaminazioni musicali

    Ho trovato la mia dimensione. Vengo dai centri sociali, dal mondo dell’hip hop, dalle gare di freestyle. Pian piano ho scoperto che sono più vicino al pop che al rap. Nel 2014, non ho in cantiere ancora nulla.
    La collaborazione con i Reset

    I Reset sono un collettivo indipendente. Sono partiti diversi anni fa dal Sottomarino Giallo, un piccolo locale di Milano e riempire l’Arena di Milano, il Parco Sempione e riusciti a costruirsi delle seralein America e Giappone. Quando ho concepito Sig. Brainwash, volevo inserire anche qualcosa di diverso e mi è sembrato che loro fossero i più adatti.
    Sanremo 2014

    Non mi hanno chiamato ma so che c’era un interesse. Ci andrei, non ho alcun tipo di pregiudizio. A Sanremo vai se hai un disco da promuovere. Non ho avuto il tempo fisico per presentare qualcosa di nuovo. L’Ariston è un’arma a doppio taglio, puo’ portarti in alto e farti cadere in un attimo.
    I giovani nell’era digitale e la preferenza per il Movimento 5 Stelle

    Internet si è trasformato da luogo di libertà ad un universo antisociale. I giovani sono svegli, crescono in fretta ma vivono purtroppo in un posto che non dà opportunità. Mi è capitato di uscire con un album con temi politici… se l’argomento è reso interessante a loro piace. Non sono integralmente sul versante 5 stelle ma non trovo alternative. Vedo i dibattiti e gli interventi su Youtube. Renzi? La parodia di Crozza è lo specchio di come lui si propone nella realità. Questa è la mia idea. I 5 stelle sembra che almeno facciano qualcosa. In questo momento manca la speranza. Sono realista. Non vedo un futuro roseo per il nostro Paese.
    I Gianni

    Ho imparato ad accettare il mio pubblico comune ad altri rapper (tra i 10 ed i 20 anni). Sono molto contento di questo. Spero di crescere con loro. Ho imparato a capire la discografia. Vasco Rossi e Cesare Cremonini sono partiti da idoli dei ragazzini per diventare da cantautori affermati. Io parlo la lingua dei giovani che è già tanto.
    L’ironia

    L’ho metabolizzata dal mio background più vicino al ground. I miei idoli erano i Blink 182, sono cresciuto con loro. In molti miei video li cito volontariamente.
    Il rapporto con Emma Marrone

    Io e Emma ci conosciamo, ci punzecchiamo al telefono. Mi fa ridere il fatto che, se in un discorso serio, dico una cazzata su di lei, per esempio, ed escono fuori i titoloni.
    Il periodo più brutto della sua vita

    Quando è uscito l’album in free download, mi son ritrovato degli amici che hanno cercato, in tutti i modi, di ostacolare la mia carriera inventando storie assurde tipo che io picchiavo la mia ex (con cui gestivo un negozio di tatuaggi) per rubarle i soldi da spendere nelle mie produzioni o dei video privati nella mia casa a due piani a Rozzano per farmi passare come un viziato miliardiario. Ho imparato a scrivere poco su Facebook.
    Il successo

    Se ce l’ho fatta io, ci vuole anche c*lo. Senza soldi, ci sbatti e fai di tutto per farcela. Ho raggiunto il doppio disco di platino anche se non vengo da Amici o ho vinto Sanremo ed ho fatto quattro apparizioni televisive. Non so se ho talento. Marracash scrive meglio di me è molto carino, è un trend setter ma vende meno di me. Non mi piace Vasco Rossi ma so che, nel corso degli anni, è riuscito ad arrivare dritto al cuore del suo pubblico.
    Sembra semplice

    Se non fosse uscito il repackaging, sarebbe stato il nuovo singolo. Il giro di chitarra l’ho fatto io. E’ un pezzo triste dove racconto i pregi e difetti del successo.
    La partecipazione alle audizioni di X Factor 7 (stasera sarà uno degli ospiti)

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    Sono stato gentilissimo invece sono apparso molto stronzo. Non sapevo che avrebbero mandato i fuori onda. Non hanno preso nessun rapper. Il giudice lo farei subito.

    Con chi inciderebbe una canzone (dopo Francesca Michielin ne Il Cigno Nero):

    Malika Ayane. Ho conosciuto il marito regista, Federico Brugia che doveva fare Nuvole di Fango.
    Dargen D’Amico

    E’ un talento incompreso, un De Andrè moderno. E’ completamente fuso in maniera gentile.
    Gli haters

    Fabrizio Corona si è costruito un impero sull’odio degli altri. Tantissimi colleghi sono odiati ma andiamo avanti per fortuna.
    Alfonso Signorini

    Non l’ha capito nessuno. E’ nato come un pezzo di analisi e satira sociale. Signorini ha compreso il significato ed è stato furbo a comparire nel video. Elio era riuscito a dare il valore aggiunto, ma non ci ha dato il permesso di uscire in quella versione.






    Dopo i due soldout a Roma e Milano, Fabri Fibra, numero uno dell’hip hop iItaliano, chiude il nuovo minitour di «Guerra e pace» stasera al Palapartenope supportato da dj Double S.
    Il rap in Italia non è mai stato così sulla cresta dell’onda, Fabrizio.
    «Il rap italiano sta vivendo un bel momento, ma è un genere che esiste da oltre 20 anni. Ultimamente ha avuto un effetto novità agli occhi dei più giovani e questo ha portato una maggior esposizione degli artisti e un numero notevole di dischi in uscita e in classifica, i ragazzi sono tornati a comprare i dischi perché l’hip hop è percepito come la cosa più rivoluzionaria che ci sia nel nostro panorama musicale. Il mainstream e l’underground vanno a braccetto, non esiste uno senza l’altro, dipende poi da chi vengono rappresentati. Cultura e controcultura ultimamente si stanno mischiando».

    Manca solo lo sdoganamento sanremese, negato l’anno scorso, ma probabile con la prossima edizione.
    «Lo sdoganamento del rap è successo da anni, personalmente ho venduto più dischi di molti artisti che vanno al Festival per poi sparire nel nulla. Il nostro Sanremo è il web, dove la promozione non dura però solo pochi giorni all’anno, è illimitata».

    Che show vedremo stasera?
    «Celebro i miei primi dieci anni di rime, portando sul palco brani dai miei sei dischi ufficiali: ”Turbe giovanili”, ”Mr. Simpatia”, ”Tradimento”, ”Bugiardo”, ”Controcultura”, ”Guerra e pace”».

    Ospiti Clementino, genius loci su cui avevi scommesso già al tempo del progetto Rapstar.
    «Ho fondato un’etichetta, la Tempi Duri, con cui produco nuovi rapper, Clementino è tra questi perché è un vero e proprio talento: dal Sud al Nord, su qualsiasi palco salga riesce sempre a fare la differenza, ha una carica in più che lo contraddistingue, la sua terra è in ogni suo verso e tutto questo arriva al pubblico in maniera diretta e vera. La scena napoletana è sempre stata ricca di rapper interessanti, da ragazzino ascoltavo Speaker Cenzou, oggi tira molto tra i giovani Rocco Hunt. Chi non l’ha ancora fatto guardi/ascolti su Youtube il video di ”Messaggeri Del Vesuvio”, brano di Clementino con la partecipazione di molti colleghi partenopei, sei minuti di rime da non perdere».

    Cinque dischi storici hip hop da suggerire a un neofita?
    «Nell’ordine: A Tribe Called Quest con ”Midnight marauders”, i Beastie Boys con ”Paul’s boutique”, OutKast con ”ATLiens”, i Wu-Tang Clan di ”Enter the Wu-Tang (36 chambers)”, Snoop Dogg con ”Doggystyle”».

    Come e quando hai iniziato? Ricordi il primo disco comprato, il primo verso free style?
    «Ho cominciato a scrivere rime a 17 anni, in quel periodo avevo comprato alcuni dischi di rap italiano che mi cambiarono la vita, come Onda Rossa Posse con ”Batti il tuo tempo”, Frankie Hi NRG con ”Fight da faida” e gli Articolo 31 con ”Strade di città”. Poi uscirono i Sangue Misto, quando ho conosciuto Neffa mi sembrava un sogno, lui ha prodotto il mio primo disco come Fabri Fibra. Ricordo una rima in free syle che ho poi inserito in un testo e faceva ”La vita che sogni è quella della contessa/ ma il lavoro che troverai è al massimo la commessa”».






    Alla fine di un anno d’oro, un anno di successi e conferme (la lista è lunga dalla vittoria a Sanremo all’album, al tour, al premio agli European Mtv awards), un anno di quelli fatti apposta per sedersi sugli allori, Marco Mengoni già pensa a come cambiare strada.
    Il giorno di Mengoni al Messaggero: il cantante, idolo dei giovani, ma anche dei loro genitori, si racconta
    a cuore aperto.

    «Il prossimo passaggio è stravolgere tutto» annuncia nella sua visita al Messaggero, probabilmente traendo profitto da quanto gli è accaduto: avrebbe potuto vivere di rendita sulla scia della vittoria a X Factor, ma ha capito che quella strada era destinata ad asciugarsi, prima o poi. Così ha detto basta: si ricomincia. E, il nuovo inizio, ha portato davvero fortuna al ragazzo di Ronciglione, diventato protagonista ormai stabile della scena nazionale, che è venuto a trovarci reduce da Los Angeles, dove ha chiuso la Hit Week dedicata alla musica italiana.

    Che anno, Marco...
    «E non finisce qua. Siamo partiti da settembre scorso pensando al disco e al nuovo progetto. Certo, non mi immaginavo che avrebbe portato a tutto questo. C’è stato Sanremo, il tour, il live, siamo usciti al cinema con il video del concerto e sono molto contento di come è andata».

    Ha detto che non finisce qua, che altro vuol fare?
    «Uscirà fra poco un’altra cosa sul web...ma non posso anticipare nulla».

    Già parla di voler cambiare tutto.
    «A Los Angeles c’è il mio produttore, Michele Canova. Con lui ho cominciato a parlare del disco futuro. Adesso ho bisogno di scrivere e buttare giù tantissime cose. Ho voglia di osare di più. Non so, però, in che direzione andremo. Spero di fare la scelta giusta».

    In genere chi ha successo cerca di conservare il pubblico che ha conquistato, non è rischioso spiazzarlo?
    «Lo zoccolo duro dei miei fans è abbastanza abituato alle mie giravolte. Poveretti, si sono sorbiti cambiamenti davvero radicali. La musica va di pari passo con la tua vita. Se sei in una fase di stravolgimento si sente anche in quello che scrivi e canti. Per ora, comunque, stravolgimenti di vita non ne ho avuti. Diciamo che ho voglia di andare a fondo su quelle piccole schegge che sono state lanciate in Pronto a correre».

    Del pubblico conquistato con X Factor quanto ne è rimasto?
    «Durante questo tour sono rimasto male in positivo. Sarà strana la definizione ma è proprio così, perché ho visto veramente tanti volti nuovi, tante persone grandi e tante persone mai viste prima. Ho una memoria fotografica e le facce che vedo me le ricordo sempre, una a una. E sono rimasto colpito da come sia cresciuto il pubblico da 4 anni a questa parte e, in particolare, da Sanremo in poi. Il mio modo di scrivere e di cantare è arrivato a molte più persone perché è diventato più semplice, più diretto e essenziale, per usare il titolo della canzone del Festival».

    Aver semplificato il modo di cantare è un segnale di liberazione nei confronti dello stile da talent, dove il virtuosismo serve a colpire il pubblico?
    «Partecipare a un talent in quel modo ti spinge ad avere paura e quindi a far forza sulle tue virtù, rischiando di strafare e di essere sguaiato esagerando. Quando ne esci, capisci che molte cose possono essere evitate. E che certi virtuosismi puoi usarli quando servono»..

    La voce però è una delle sue frecce, ha mai pensato di fare pezzi a cappella?
    «Potrebbe essere un’idea per il prossimo disco. Con la voce mi alleno sempre, spesso faccio scat. Mi piace».

    Il suo pubblico è fortemente femminile, quanto conta l’aspetto fisico?
    «Conta. Gli artisti che preferisco, come David Bowie o Freddie Mercury, hanno sempre avuto anche un forte appeal estetico.

    Nella sua carriera ci sono errori di cui debba pentirsi?
    «Ne ho fatti e sono felice di averli fatti. Mi hanno permesso di essere il ragazzo, o l’uomo, che sono oggi». Marco Mengoni ha 24 anni, nonostante il successo è rimasto il ragazzo timido e gentile di una volta.


     
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    Moreno Donadoni ha terminato a Torino il suo primo tour di concerti. Direttamente dal palco dell’ultima tappa ha annunciato i suoi progetti futuri: la pubblicazione della raccolta “Dopo una bomba mixtape” che ascolteremo tra qualche giorno.

    L’annuncio è arrivato attraverso i racconti dei fortunati presenti e confermato – prima che in via ufficiale – dai video che prontamente sono stati condivisi dai fan sui social network. La voce di Moreno appariva chiara e limpida e annunciava la pubblicazione di una raccolta di inediti.contenuti, la copertina e la data di pubblicazione del Mixtape abbiamo dovuto attendere diverse settimane e finalmente ieri, con l’invio della newsletter ufficiale, i fan iscritti hanno ricevuto in anteprima tutte le notizie a riguardo.

    “Dopo una bomba mixtape” uscirà il 27 novembre e sarà disponibile in freedownload online. La raccolta quindi non sarà in vendita: si tratta di un regalo che il rapper – vincitore della 12esima edizione del talent “Amici di Maria De Filippi” ha voluto riservare ai suoi fan “Sempre Veri” per ringraziarli del supporto che giorno dopo giorno non gli fanno mai mancare.
    La raccolta conterrà ben 34 tracce e la copertina, in perfetto stile con il titolo, raffigura una bomba!

    Collaborazioni, brani inediti e vecchie registrazioni da MTV Spit si alternano per un totale di 34 nuovi brani, mai pubblicati prima, che Moreno ha voluto distribuire ai fan in modo del tutto gratuito.In copertina invece appare una bomba, l’oggetto che è divenuto il sinbolo di Moreno. Dal verso del celebre singolo “Che Confusione”, che recitava “Ci siamo quasi, la bomba è esplosa”, è ancora una volta l’esplosione della bomba a legare il rapper ai suo fan. “Dopo una bomba Mixtape” porta il titolo che richiama un altro celebre verso della stessa canzone: “Che confusione intorno a me è proprio come dopo una bomba”.

    La bomba di Moreno è esplosa nella scuola di “Amici di Maria De Filippi” e poi con l’album “Stecca”, certificato doppio disco di platino. Ora, giustamente, il rapper vive il periodo che segue l’esplosione e quindi il titolo “Dopo una bomba” è più azzeccato che mai!




    Il suo stile e i suoi occhioni celesti hanno fatto breccia nel cuore di migliaia di persone. Questa volta Greta Manuzi si fa vedere a Roma, la sua seconda casa come la definisce lei; l’ex allieva di Amici, che sta per lanciare il suo nuovo album, ha partecipato alla fiera dello studente e si e’ divertita un mondo. Felpa poposa nera, un filo di matita sugli occhi e tanta felicita’ nell’aria, Greta Manuzi passeggia per le vie della capitale da sola, il suo Pasquale Di Nuzzo sara’ impegnato altrove. Per lei, orsacchiotosissima in questi scatti, ci sono sempre tanti complimenti.

     
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  4. Leader1
     
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    waw ke figata sei la mejo
     
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    Alla Spezia fervono i preparativi per la grande festa di Capodanno. Anche quest'anno è previsto un unico grande evento in piazza Beverini con ospite di primo piano il rapper Emis Killa, che, a partire dalle 23, propone al pubblico i suoi più grandi successi.

    La serata prende il via come di consueto al Teatro Civico che martedì 31 dicembre alle 20.30 propone in collaborazione con la Società dei Concerti il tradizionale concerto di fine anno. Sul palcoscenico del Civico anche la musica sinfonica con Da Londra a Vienna: in programma musica britannica e valzer viennesi eseguiti dall’Orchestra Filarmonica Nazionale Italiana diretta da Andrea Colombini, con la partecipazione straordinaria di Drums & Pipes of the Scots Guards.

    Dalle 22 per le vie del centro la street band Zastava Orkestar, gruppo che propone brani della tradizione popolare balcanica coinvolgendo direttamente il pubblico. La band accompagna tra musica, note e ritmo spezzini e turisti in piazza Beverini per l’inizio del concerto di Emis Killa.

    Qui va in scena il vero e proprio live del cantante milanese, che, dopo il successo dell'album, Erba cattiva del 2012 ha da poco pubblicato il nuovo disco, Mercurio, che, poco dopo la sua uscita lo scorso 22 ottobre, ha esordito al primo posto degli album più venduti.




    Anno dopo anno Maria conferma il suo successo sin dalla formazione della classe. Nonostante le prime due puntate siano in differita ed è già nota la classe, di 28 elementi, che vedremo nel nuovo anno scolastico di “Amici”, i fan del talent continuano a seguirlo con accanimento tanto da consegnare alla padrona di casa lo scettro del sabato pomeriggio.

    Maria De Filippi e la 13esima edizione di “Amici”, complici la presenza di Moreno Donadoni e Laura Pausini, si aggiudicano il sabato pomeriggio televisivo dall’alto di numeri auditel da capogiro. Parliamo di 3 milioni 347 mila telespettatori collegati su canale 5 dalle 14.10 al termine del programma, per un totale del 19.77% di share.Considerando che la prima puntata, che abbiamo visto ieri, sabato 23 novembre, e la prossima, quella di sabato 30 novembre, sono già state registrate, immaginate quanto saliranno gli ascolti quando la De Filippi darà il via alle puntate del pomeridiano in diretta e poi a quelle del serale!

    Giunto ormai alla tredicesima edizione, il talent non accenna a decrescere e conferma anche quest’anno l’enorme successo e seguito del format che ogni volta fa sognare milioni di ragazzi in tutta Italia.
    A Maria De Filippi e ad “Amici” il merito di aver lanciato illustri nomi del panorama musicale italiano che hanno saputo imporsi e conquistare un ampio pubblico sin dagli esordi. Tanto per citarne alcuni: Alessandra Amoroso, Valerio Scanu, Emma Marrone, Marco Carta ma anche i ragazzi dell’ultima edizione come Moreno Donadoni, Ylenia Morganti, Emanuele Corvaglia, Greta Manuzi, Liliana Zangaro, dei quali siamo in attesa di un nuovo disco.Il percorso nella scuola più famosa d’Italia è sicuramente importante ma ancora più importante – l’esperienza lo dimostra – è la capacità di saper sopravvivere una volta finito il talent, una volta fatto ritorno nella vita reale.
    Chi la spunterà nell’edizione 2013?


     
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    L'hanno già ribattezzata la nuova regina del rap italiano: ed il primo a credere in lei è stato un certo Tiziano Ferro. Ora, Baby K si gode i primi frutti del successo con un tour nazionale, il primo della sua carriera, che questa sera fa tappa anche a Brescia sul palco del Lattepiù Live di via Di Vittorio, nella zona industriale della città: l'appuntamento è in programma per le 21.30, biglietti a 10 euro.
    Protagoniste assolute della serata saranno le canzoni dell'album «Una seria», uscito il 12 marzo scorso per Sony Music con la produzione artistica di Tiziano Ferro: un progetto nel quale il cantante superstar di Latina ha creduto a tal punto da volersi mettere in gioco anche come ospite, duettando con la protagonista principale nei brani «Killer» e «Sei sola», entrambi ovviamente scelti come singoli. Recente trionfatrice agli Mtv Awards svoltisi nel giugno di quest'anno a Firenze, dove ha vinto nella categoria per il miglior artista emergente dell'anno, Baby K è nata a Singapore, è cresciuta a Londra ma è stata adottata da Roma, dove tutt'ora vive. Ed è nella Capitale che ha messo a segno le sue prime esperienze, prima come conduttrice radiofonica, poi come presentatrice, infine collaborando con Amir allo street-album «Vita di prestigio».
    Nel 2011 ha pubblicato il suo primo ep. Le collaborazioni hanno cominciato a fioccare, da Guè Pequeno a Vacca, da Bassi Maestro a Primo dei Cor Veleno, per non parlare di quella con Max Pezzali, che ha invitato la ragazza a partecipare al remake in chiave rap dell'album di debutto degli 883 «Hanno ucciso l'uomo ragno».
    Il rumore è giunto alle orecchie di Tiziano Ferro, che ha preso la giovane Baby K sotto la sua ala protettiva: con lui e con il produttore Michele Canova al comando è nato «Una seria», un miscuglio black che oltre all'hip hop e al rap risente di influenze dubstep e rock 'n roll. «Killer» diventa subito disco d'oro digitale per le vendite su iTunes, mentre il secondo singolo «Non cambierò mai» vede la partecipazione di un altro guru del rap nazionale come Marracash. Ed ora tocca alla prima volta live: un traguardo di fronte al quale Baby K non si scompone.
    «Non vedo l'ora di condividere le mie emozioni su un palco per la prima volta con miei musicisti - avverte -. Io e la mia band vi stupiremo: non c'è limite all'energia che il pubblico riesce a trasmettermi dal vivo».


     
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    C’è chi canta una canzone inedita, chi scrive messaggi d’auguri e chi lascia foto con dedica. Alcuni talenti usciti da Amici, dalle passate edizioni del programma di Maria De Filippi, in queste ore che precedono il 25 dicembre, giorno di Natale, stanno, attraverso Facebook, lasciando sorprese e messaggi ai auguri a tutti i loro fan. Chi sono? Marco Carta, cantante vincitore di Amici 7 e Sanremo 2009, la cantante Diana Del Bufalo ed il ballerino di Amici 12 Pasquale Di Nuzzo.Ebbene sì. Dopo giorni di apprensione a causa dell’annuncio del suo ricovero in ospedale e la gioia per il suo ritorno a casa, le fan di Marco Carta hanno ricevuto gli auguri di Natale dal loro idolo che, sulla bacheca, oltre ad una sua foto con, per sfondo, un albero bianco e blu, ha scritto loro: “Tanti cari auguri di buon natale..Worldpaper tutto il mio cuore vi sente forti forti vicino a me, passate un natale sereno e ricaricatevi perché ci aspetta un 2014 FANTASTICO!! Vi voglio bene.. Vostro per sempre”. Sulla stessa linea è il messaggio lasciato dal ballerino Pasquale Di Nuzzo che ritratto con in mano un pacco rosso ed il berretto di Babbo Natale in testa, ha chiesto a tutti: “Mmmmmm pronti a scartare i regali?” aggiungendo: “Buona vigilia a tutti belli miei, un abbraccio enorme…Pasquale!”.Diversi sono invece gli auguri fatti a tutti i fan da Diana Del Bufalo che dopo aver annunciato, nei giorni scorsi: “Video di natale quasi pronto! Quest’anno vi faccio un mega regalo, la canzone che canterò, l’ho scritta io, inedita e dedicata a voi!!! Vi adoro! Grazie!!!”, oggi, 24 dicembre, Vigilia di Natale, ha postato, anche grazie al suo staff un video inedito per fare a tutti i suoi migliori auguri. In una camera addobbata per le Feste, l’ex cantante di Amici, quella che dopo aver fatto, in maniera molto divertente, il filo a Rudy Zerbi, grazie alla sua comicità naturale, ha avuto l’onore di lavorare con la Gialappa’s per Mai dire Amici, con una piccolo taccuino e una chitarra, ha dato sfogo alla sua arte omaggiando tutti con auguri musicali



    Clementino ha duettato con Rocco Hunt, ha dedicato un freestyle ai calciatori del Napoli e si prepara a calcare il palco con Pino Daniele. Ma non è tutto: il rapper di Avellino è entrato anche nel Presepe di Natale. Augurando buon Natale ai fan, Clementino ha postato online la foto della statuina che lo ritrae, creata dal maestro Marco Ferrigno di San Gregorio Armeno a Napoli, e ha scritto: “Credevo di averle viste tutte quest'anno ma Clementino 'ngopp'o' Presepe' ha superato tutti i livelli! Grazie Sig. Ferrigno best costruttore di pastori!”. Quest'anno anche i Negramaro e i Pooh sono entrati nel presepe.

    Intanto Clementino ha duettato in “Capocannonieri”, il nuovo brano tratto dall'album “Poeta Urbano” di Rocco Hunt, il rapper 19enne di Salerno che parteciperà a Sanremo tra le Nuove Proposte. Clementino inoltre ha partecipato al pranzo di Natale della sua squadra del cuore, il Napoli, e per l'occasione ha improvvisato un freestyle in cui ha dedicato rime a giocatori come Hamsik, Behrami e Cavani.

    Clementino ha poi postato uno scatto che lo ritrae con Pino Daniele e James Senese, svelando che sono finite le prove per i live del 29, 29 e 30 dicembre di “Napule è - Tutta n’ata storia”, che lo vedranno salire sul palco del PalaPartenope di Napoli. Ma i live di Pino Daniele, di cui Radio Italia è Radio Ufficiale, non sono finiti


     
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  8. GIUSY5
     
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    MA COMUNQUE IO CREDO CHE MORENO SAREBBE PIù FAMOSO AL SUO PEZZO NUOVO IO LO SPERO CHE ANDRA BENE :( si mangia ): :( sereno pomeriggio ): :( sereno pomeriggio ): :( si mangia ): :( ti voglio tanto bene ): :( cuore con cuoricini ): :( cuore con cuoricini ): :( cuore con cuoricini ):
     
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97 replies since 24/5/2013, 18:56   7635 views
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