CALCIO

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    QUESTA INVECE E' DEDICATA AI MASCHI CHE SONO INNAMORATI DEL CALCIO E PORTANO NEL CUORE LA LORO SQUADRA PREFERITA MILAN,JUVE,INTER ECC....( VI SVELO UN SEGRETO IO SONO JUVENTINA!!! ).QUI METTERO' NOTIZIE SUL CALCIO,SULLE VENDITE DEI GIOCATORI,IL RISULTATO DELLE PARTITE E TUTTO QUELLO CHE TROVO :)
     
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    ''Questa e' una finale Chelsea-Bayern Monaco, e non una sfida tra me e Guardiola''. Jose' Mourinho nega, ma e' inevitabile pensare ai tanti duelli fra Real e Barcellona che furono particolarmente duri anche per la rivalita' fra i due tecnici. Come dimenticare i giorni della 'manita' o quelli della rivincita quando Cristiano Ronaldo zitti' il Camp Nou. Ma adesso lo scenario e' cambiato, a Praga c'e' in palio la Supercoppa europea, e ad affrontarsi sono i londinesi che hanno ritrovato il loro 'Special One', al quale Abramovich ha appena regalato Samuel Eto'o (che pero' non ce la fara' ad essere in campo, cosi' come l'altro neo-acquisto Willian) e i bavaresi che dopo aver vinto tutto nella scorsa stagione hanno cambiato allenatore ingaggiando il maestro che ha fatto entrare nella storia il Barcellona.

    Mourinho non ha nascosto la propria irritazione quando gli e' stato fatto notare che in 15 confronti diretti soltanto per tre volte ha battuto Guardiola. ''Le tue statistiche sono decisamente sbagliate - ha detto rivolto a chi gli aveva chiesto un commento -. Guarda cosa e' successo quando ero all'Inter nella semifinale di Champions League, o nella finale della Coppa del Re di Spagna o in quella della Supercoppa spagnola. Comunque non mi importa, questa e' una finale e non un duello tra me e Guardiola. E sottolineo che il Bayern ha una potenza calcistica fantastica, in cui si sono molti calciatori che in questo momento sono al top delle rispettive carriere''. Il portoghese e' apparso infastidito anche quando gli e' stato chiesto se fara' partire Mata: ''io voglio che rimanga al Chelsea perche' e' un giocatore importante, quindi non se ne parla piu'. Puo' giocare dietro alla prima punta in varie zone del campo''.

    Parole al miele verso il collega da parte di Guardiola, che sembra aver dimenticato le scenate (compreso il dito nell'occhio di Tito Vilanova) di 'Mou' quando affrontava il Barcellona. ''Siamo fortunati per il fatto che al centro dell'attenzione ci saranno i calciatori - ha detto 'Pep' -. La gente si ricorda di loro e non dei tecnici. Comunque ho grande ammirazione per Mourinho e la sua carriera. Lui e' molto molto bravo, un maestro del contropiede rapido e tutti sanno che e' un eccellente allenatore. In quei quattro anni a Barcellona - ha aggiunto - abbiamo vinto tutto, e a quel punto non avevo piu' gli stessi stimoli e per questo avevo bisogno di una pausa. Ppi e' arrivato il Bayern e ho capito che volevo fare questa esperienza. Finora i calciatori hanno dato piu' a me che io a loro, ma spero di invertire la tendenza. So che c'e' molta attesa per noi, ma credo che ad aprile e maggio saremo ancora in lizza per vincere tutto




    "E' tutto a posto, tutto chiaro per Boateng: siamo felici che il suo trasferimento si sia concluso". Lo dichiara al sito della Bild, il presidente dello Schalke 04, Clemens Tonnies. "E' proprio il rinforzo di cui avevamo bisogno, e che volevamo". Boateng si trasferisce al club tedesco per 12 milioni e ha firmato un contratto di tre anni, con opzione per il quarto.

    Il Milan comunica di avere ceduto a titolo definitivo allo Schalke 04 ''il diritto alle prestazioni sportive di Kevin Prince Boateng''

    Kakà vuole lasciare Real, Milan pensa a suo ritorno - Torna d'attualità l'ipotesi di un ritorno di Kakà al Milan. ''Voglio lasciare il Real Madrid - ha spiegato in serata il fantasista brasiliano, come si legge sul sito del 'Mundo Deportivo' - e mio padre sta discutendo con il club per risolvere la situazione prima di lunedì'', quando si chiuderà il mercato. Sembra che stia seguendo con attenzione la situazione il Milan, che anche a gennaio ha cercato invano di riportare in rossonero il giocatore. ''Un ritorno di Kakà? Ricardo è sempre nel nostro cuore. E' possibile, vediamo...'', ha detto al sito brasiliano Lancenet l'ad del Milan Adriano Galliani, che nel pomeriggio ha partecipato a un vertice con il presidente Silvio Berlusconi e l'allenatore Massimiliano Allegri.


     
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    ''So che Verona è un campo difficile per il Napoli. Ma io non guardo al passato, noi andremo lì con una mentalità vincente, questo è l'importante''. Lavora sulla testa dei giocatori Rafael Benitez alla vigilia di una partita storicamente difficile per il Napoli che in casa del Chievo ha perso le ultime tre sfide di campionato, prendendo cinque gol e segnandone zero. Per vincere bisogna pensare di poter vincere, sempre. Questa l'idea che l'allenatore con la bacheca più ricca del campionato italiano sta inculcando ad Hamsik e compagni partiti oggi per Verona. Domani alle 18 aspetta un Chievo già bello tosto che ha subito frenato le ambizioni del Parma alla prima di campionato. Ma il Napoli è altrettanto carico, lanciato dal 3-0 sul Bologna e consapevole di voler vivere una stagione da protagonista. Benitez è pronto a scommettere nuovamente sulla squadra che ha vinto all'esordio, ma, il giorno dopo il sorteggio di Champions League, ricorda a tutti che sarà una stagione di turn-over: ''Tutte le grandi squadre lo fanno - dice - il Manchester, il Barcellona, il Real Madrid. Se vuoi essere competitivo su più fronti è necessario. A Valencia ho cambiato anche sette giocatori tra una gara e l'altra''. E nella città spagnola ha vinto due campionati e una Coppa Uefa in tre stagioni.

    Tranquilli, quindi, è il messaggio che arriva a Insigne, Cannavaro e alle altre stelle azzurre che anche domani potrebbero partire in panchina: ''Sanno che hanno sempre la possibilità di giocare. Ricordo Smicer a Liverpool, giocava poco ma si allenava bene ed era sempre pronto; infatti entrò nella finale di Champions League e fu decisivo''. Il centrocampista ceco sostituì Kewell al 23' e segnò il secondo gol del Liverpool contribuendo alla rimonta dallo 0-3 contro il Milan. Sicuramente in campo ci sarà Gonzalo Higuain che dopo tutto il clamore sollevato dallo scivolone in barca a Capri guiderà regolarmente l'attacco azzurro, protetto solo da un cerotto per i punti che toglierà a inizio settimana prossima: ''L'unico problema che ha è come farsi la barba - scherza Benitez - per il resto sta bene ed è pronto''. L'argentino cerca il primo gol in A sul campo in cui Cavani è sempre andato a secco e lo scorso anno sbagliò pure un rigore. Ma la nostalgia non fa parte del dna di questo Napoli: ''Io guardo avanti - dice Don Rafe', come lo chiamano i tifosi - so che la squadra migliora e ogni settimana va un po' meglio dal punto di vista fisico, oggi siamo al 70%. Ma soprattutto vedo crescere l'atteggiamento giusto, la fiducia in se stessi. Rispettiamo il Chievo, ma anche in trasferta vogliamo essere protagonisti e avere il controllo della partita. La vittoria può anche non arrivare ma è importante mostrare personalità''. Quella di Hamsik, di Behrami, ma anche quella di Camilo Zuniga, l'esterno a cui Benitez tiene molto: ''Sul suo rinnovo sono ottimista per il lavoro che stanno facendo Bigon e il presidente'', dice. E ha ragione. Il Napoli avrebbe alzato l'offerta per il rinnovo a 3,5 milioni di euro, la firma del giocatore appare prossima.

    Il quadro della seconda giornata:
    Chievo-Napoli (ore 18)
    Juventus-Lazio (ore 20,45)

    Domenica 1 settembre:
    Roma-Verona (ore 18)
    Atalanta-Torino (ore 20,45)
    Bologna-Sampdoria (ore 20,45)
    Catania-Inter (ore 20,45)
    Genoa-Fiorentina (ore 20,45)
    Milan-Cagliari (ore 20,45)
    Sassuolo-Livorno (ore 20,45)
    Udinese-Parma (ore 20,45)




    Antonio Conte lancia l'allarme: ''Vendendo Matri abbiamo rinforzato il Milan. Non sono preoccupato, ma con le uscite sua e di Giaccherini ci siamo indeboliti''. Alla vigilia dell'esordio casalingo in campionato contro la Lazio, il tecnico della Juventus commenta in questi termini l'addio dell'attaccante e, più in generale, l'evoluzione del mercato bianconero. ''Sono entrati tre elementi (Tevez, Llorente, Ogbonna, ndr) e ne sono usciti due importanti - spiega Conte -. Leggo che il divario tra noi e le avversarie è aumentato, ma gli avversari si sono rinforzati e noi siamo stati costretti a fare rinunce dolorose, per quanto consapevoli. Se si spende uno e bisogna rientrare di uno...''. ''Tecnicamente - continua Conte - io non ho avallato alcuna operazione, le ho subite. Ed è giusto che un allenatore vada incontro alla società e subisca alcune decisioni''. Le ragioni che hanno portato all'addio di due ''pezzi pregiati che hanno contribuito alle vittorie di questi ultimi due anni'' sono prettamente economiche. ''Siamo stati costretti, il momento è difficile per tutti - dice -, tranne alcune eccezioni come il Napoli. Tecnicamente la cessione di Matri, così come quella di Giaccherini, non era prevista. Però ci fa capire, se qualcuno non ha capito o fa finta di non capire, che ora si è costretti a vendere. In una situazione diversa non li avremmo sacrificati''. ''Noi siamo qui a comporre un puzzle - continua l'allenatore della Juve -. E' logico che se in questo puzzle metti pezzi e ne togli altri, sarà sempre più difficile. Quando parlavo di anno zero riferendomi a questa stagione non lo dicevo a caso, oggi siamo al dunque. Più che lavorare a manetta non possiamo fare. Sappiamo che ci sarà da battagliare, in campionato e in Champions League''.

    Petkovic',Juve più forte,ma a Torino per vincere - Dopo il pesante ko in Supercoppa la Lazio incontra nuovamente la Juventus. Anche se, in casa biancoceleste, è vietato parlare di rivincita. ''Ogni partita ha la sua storia - sottolinea il tecnico Vladimir Petkovic, alla vigilia della sfida di Torino -. In Supercoppa abbiamo sfigurato nel risultato e in quei 20 minuti in cui abbiamo perso tutta la stima, ma abbiamo affrontato un avversario fortissimo a viso aperto. Non ci sono rivincite, ma li affronteremo con sacrificio, umiltà e, soprattutto, orgoglio''. L'allenatore di Sarajevo è consapevole del valore dei bianconeri: ''Giochiamo contro 11 campioni - rileva-, la squadra migliore degli ultimi due anni in Italia. Una squadra al completo puo' competere anche in Europa, ma anche noi non siamo da buttare''. Confida, infatti, nei suoi giocatori. A rincuorarlo c'è anche l'esordio vittorioso in campionato con l'Udinese. ''Vogliamo fare risultato a Torino - dice- e dobbiamo essere per 90 minuti quelli che siamo stati nel primo tempo con l'Udinese. Mi interessa che la mia squadra approfitti delle poche debolezze della Juve. Dobbiamo esser noi ad agire e non a reagire. Il divario con i bianconeri? Non è così ampio ma loro hanno l'abitudine di fare risultato, vincere e rimanere con i piedi per terra. La Juve anche una volta vinto ha sempre piu' fame. Noi siamo una signora squadra, i nostri giocatori hanno tanto carattere e domani daranno tutto per portare punti a casa''. Confermata quindi la formazione vista con i friulani (l'unica eccezione potrebbe essere Biava al posto di Novaretti) e il 4-4-1-1, con Candreva a supporto di Klose. Poi, in futuro ci potrebbe essere l'attaccante del Galatasaray, Yilmaz in coppia con il tedesco. ''Quando qualcuno arriva ne parlerò e penserò a come si potrebbe mettere gli 11 migliori in campo - glissa Petkovic -. In questo momento mi concentro sull'organico a disposizione, i miei giocatori mi hanno dato finora grande soddisfazione e lo vedrete anche domani''. E' più diretto invece con la turca Eurosport.tr: ''E' sempre stato la mia prima scelta''.


     
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    "Domani confido nell'incoraggiamento dei tifosi, che saranno sulle tribune dell'Olimpico. Liajic? La buona notizia è che l'ho convocato. Per quanto riguarda la sua condizione posso dire che, come Gervinho, non ha i 90' nelle gambe. L'importante è vincere la partita di domani, contro il Verona, che è molto difficile". Lo ha detto Rudi Garcia, in conferenza stampa, alla vigilia della sfida casalinga contro il Verona. Sul rifiuto dell'offerta del Manchester alla Roma per l'acquisizione di De Rossi, Garcia ha detto: "Daniele non è solo un grande calciatore, ma anche un grande uomo. So per certo che lui vuole giocare nella Roma. Dopo che è tornato dalla vacanza abbiamo parlato ed era sicuro che sarebbe rimasto con noi per tutta la stagione".

    Roma dietro solo a Juve? Lo dovrà dire campo - "Secondo Ljajic davanti alla Roma c'è solo la Juventus? Spero Adem abbia ragione alla fine della stagione, però queste cose si mostrano in campo, non in conferenza stampa. Io lo spero, ma vedremo". Così il tecnico della Roma, Rudi Garcia, dopo le dichiarazioni di ieri del nuovo acquisto Ljajic sulla forza della squadra giallorossa. "Abbiamo bisogno di lavorare ancora tanto per essere una squadra. Serve tempo, ma domani contro il Verona è fondamentale prendere i tre punti. Vogliamo cominciare bene all’Olimpico", ha aggiunto l'allenatore francese che, da questa sera, a cena porterà la squadra in ritiro nel centro sportivo di Trigoria.

    Telefonino?Domani userò piccione viaggiatore - "Come farò a comunicare domani col mio vice in tribuna? Useremo un piccione viaggiatore...". E' la battuta del tecnico della Roma, Rudi Garcia, in seguito al clamore suscitato lo scorso week-end per la telefonata col vice Bompard nel corso del primo tempo della partita vinta a Livorno. Tornando serio, il tecnico francese ha spiegato che col Verona "di sicuro non faremo niente, ma la prossima settimana vedremo con la federazione italiana cosa è vietato e cosa si può fare". "Il problema è che ci sono delle differenze tra i vari paesi, in Francia ad esempio la situzione è differente - ha fatto notare Garcia -. Sono norme Fifa, ma abbiamo bisogno non solo di poter parlare con il secondo: le regole devono essere chiare per tutti"

    Mandorlini, Roma forte ma pericolo e' Totti - E' sereno il tecnico del Verona Andrea Mandorlini, e pensa senza affanni alla sfida di domani sera contro la Roma, forte anche del successo ottenuto la scorsa settimana con il Milan. Mandorlini che ha un pensiero speciale in vista della sfida all'Olimpico. "Affrontiamo una partita difficile - ha affermato oggi in conferenza stampa - La Roma e' fortissima ed ha l'unico grande campione italiano rimasto, Totti. Bisogna stare molto attenti a lui perchè è davvero geniale. Loro hanno grandi campioni, con un campione in assoluto che e' appunto Totti. Mi piace, è un bel personaggio, un uomo vero, l'ultimo vero romantico di un calcio che continua a cambiare. E poi e' migliorato anche sotto l'aspetto fisico. E' straordinario". "Garcia? Allenatore straniero o italiano conta poco - sottolinea Mandorlini - guardo la squadra. La Roma mi sembra una squadra pratica, ordinata, equilibrata. Certamente il valore dell' allenatore e' importante, ma e' tutta la Roma che ha grandi qualita'".




    La Juve risponde al Napoli: 4-1 alla Lazio nel secondo anticipo della 2/a giornata. Due gol di Vidal, poi Klose accorcia le distanze nel primo tempo. Nella ripresa ancora Vucinic e poi Tevez per i bianconeri.

    Il Napoli batte 4-2 a Verona il Chievo nel primo anticipo della seconda giornata. Nel primo tempo ad Hamsik e Callejon risponde Paloschi due volte. Poi Higuain e ancora Hamsik nella ripresa decidono per gli azzurri.



    Il quadro della seconda giornata:
    Chievo-Napoli 2-4
    Juventus-Lazio 4-1

    Domenica 1 settembre:
    Roma-Verona (ore 18)
    Atalanta-Torino (ore 20,45)
    Bologna-Sampdoria (ore 20,45)
    Catania-Inter (ore 20,45)
    Genoa-Fiorentina (ore 20,45)
    Milan-Cagliari (ore 20,45)
    Sassuolo-Livorno (ore 20,45)
    Udinese-Parma (ore 20,45)

    Classifica del campionato di calcio di Serie A dopo gli anticipi della seconda giornata Chievo-Napoli e Juventus-Lazio

    Napoli e Juventus 6; Roma, Inter, Torino, Cagliari, Fiorentina, Verona e Lazio 3; Chievo 1; Parma 1; Atalanta, Catania, Milan, Udinese, Sampdoria, Genoa, Sassuolo, Livorno e Bologna 0.

    Marcatori del campionato di calcio di Serie A dopo gli anticipi della seconda giornata, Chievo-Napoli e Juventus-Lazio.

    - 4 reti: Hamsik (Napoli);

    - 2 reti: Paloschi (Chievo); Tevez e Vidal (Juventus), Callejon (Napoli); Toni (Verona).

    - 1 rete: Stendardo (Atalanta); Cabrera e Nainggolan (Cagliari); Barrientos (Catania); G. Rossi e Pizarro (Fiorentina); Nagatomo e Palacio (Inter); Vucinic (Juventus); Candreva (rig.), Hernanes e Klose (Lazio); Poli (Milan); Higuain (Napoli); De Rossi e Florenzi (Roma); Brighi e Cerci (Torino); Muriel (Udinese).


     
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    Cessato allarme per Alessio Cerci. Dopo Barzagli, rientrato a casa, era il giocatore azzurro che più preuccupava per le sue condizioni il ct Cesare Prandelli: la risonanza magnetica alla quale il giocatore è stato sottoposto stamattina ha escluso lesioni, evidenziando un "piccolo indolenzimento, una lieve sofferenza al bicipite femorale della gamba sinistra - ha spiegato il professor Enrico Castellacci, responsabile sanitario della Nazionale - non è nulla di grave, il ragazzo resta in ritiro con noi, in accordo con lo staff medico del Torino". Cerci in questi giorni svolgerà una preparazione differenziata, dopodiché nel clan azzurro verrà valutata la sua disponibilità per la partita di venerdì a Palermo, contro la Bulgaria, o per quella successiva, martedì 10 settembre, a Torino contro la Repubblica Ceca. L'allenamento di stamattina degli Azzurri è stato incentrato per lo più sulla parte atletica, un'altra sessione di lavoro è prevista per il pomeriggio a porte chiuse, sempre a Coverciano.



    "Felicissimo di essere rimasto a Genova... Daro' tutto me stesso per questa maglia!". E' la frase che Alberto Gilardino ha scritto su twitter questa mattina. Per tutta la giornata di ieri, ultimo giorno di calciomercato, Gilardino e' stato al centro di una trattativa di mercato con la Juventus. L'operazione prevedeva Gilardino alla Juve, Quagliarella alla Roma e il giallorosso Borriello al Genoa. Il trasferimento in bianconero, secondo voci, non era però gradito all'attaccante.



    Alla fine gli annunciati fuochi d'artificio del calciomercato non ci sono stati e il rush finale regala solo illusioni e delusioni. Nel giorno del ritorno di KAKA' al Milan, l'ultima giornata della campagna trasferimenti sembrava - alla vigilia - una sorta di deja vu del recente passato con colpi roboanti e trasferimenti boom. Niente di tutto questo invece, nonostante Juventus, Roma e Genoa abbiamo tentato fino alla fine di mettere in canna un super giro che avrebbe visto GILARDINO alla Juventus, BORRIELLO al Genoa e QUAGLIARELLA alla Roma.

    Si e' cercato di far quadrare i conti fino alla fine ma alle 23 - ora del big bang del calciomercato 2013 - tutti i protagonisti dell'intricatissima operazione hanno dovuto alzare bandiera bianca. Il nodo del contendere: il super ingaggio di Marco BORRIELLO, che di fatto ha compromesso il buone esito delle trattative e il no di Antonio Conte alla cessione di QUAGLIARELLA. Tra l'altro, mentre GILARDINO e BORRIELLO sarebbero state operazioni in prestito, per il bianconero si sarebbe trattato di una cessione vera e propria e la Roma ha detto no, per non correre il rischio di avere fra un anno due punte (tra l'altro trentenni) a libro paga.

    Sfumato DEMBA BA finito all'Arsenal, sfumati anche BERGESSIO e HERNANDEZ Rudi Garcia dovra' cercare adesso di rivitalizzare il demotivato centravanti alla causa giallorossa. La Lazio non e' stata comunque a guardare e vista l'empasse del maxi giro ha provato a inserirsi nell'affare QUAGLIARELLA, forte anche dei soldi incassati dalla cessione di Libor KOZAK all'Aston Villa.

    Ci ha provato prima con Burak YLMAZ (aveva l' accordo con il Galatasaray e con il giocatore) ma la forte percentuale richiesta dall'agente sulla compravendita (15 mln) ha avuto l'unico merito di mandare su tutte le furie il presidente Lotito che si e' comunque consolato con il portiere BERISHA e il giovane attaccante colombiano PEREA.

    Il Milan, dopo il 'colpaccio' KAKA' ha provato anche a prendere ASTORI del Cagliari ma Cellino ha risposto picche, cosi' come per l'atro gioiello isolano, NAINGGOLAN. Un doppio no, soprattutto quello per il belga-indonesiano, che ha rialimentato l'interesse della Juventus per MARQUINHO, ma anche qui l'operazione non e' andata in porto.

    Doveva essere la giornata delle punte e, paradossalmente, e' stata quella dei portieri, con ben 4 trasferimenti (PEGOLO, VIVIANO, BERNI e BIZZARRI) dopo la debacle di tanti n.1 nelle prime due giornate di campionato. C'e' comunque chi le operazioni le ha portate a termine con successo. E' il caso del Genoa che, probabilmente scottato dal pessimo inizio di campionato, ha chiuso ben cinque acquisti: CALAIO' dal Napoli, STOIAN dal Chievo (che ha a sua volta preso ARDEMAGNI dall'Atalanta), il greco FETFATSIDIS, il portiere BIZZARRI e l'argentino CENTURION; il Parma si e' assicurato OBI e JORQUERA, mentre il Verona ha preso ITURBE, il 'muovo Messi' e DONADEL dal Napoli.

    VIVIANO (Palermo) ha trovato finalmente una nuova porta: giochera' nell'Arsenal, mentre VERRE, giovane talentino romanista, si andra' a fare le ossa in Sicilia. VARGAS, due estati fa oggetto del desiderio di mezza Serie A, e' stato tentato fino all'ultimo dal Livorno ma non se ne e' fatto nulla. Il Sassuolo dopo la debacle di ieri ha pensato di cambiare portiere e attaccante: presi PEGOLO dal Siena e FLORO FLORES dal Genoa.

    La Sampdoria ha ufficializzato il giovane bomber del Milan PETAGNA. Tommaso BERNI e' il nuovo portiere del Torino. Sorpresa dell'ultim'ora: Barrientos resta a Catania e rinuncia ai petrodollari del Qatar. Molto piu' scoppiettante il mercato oltralpe, con l'Arsenal che ha messo a segno un colpo doppio (OZIL, pagato quasi 50 milioni, e DEMBA BA), il Psg che cerca MATA e lo United che - persi via via FABREHAS e ROONEY - starebbe puntando forte su Marouane FELLAINI (Everton).




    Ozil all'Arsenal per 47 milioni di euro - E' fatta per Ozil dal Real Madrid all'Arsenal (che ha preso anche Viviano dal Palermo). Lo scrive l'edizione online del quotidiano tedesco 'Bild', specificando che l'affare e' stato chiuso per 47 milioni di euro. Il giocatore, che avrebbe gia' effettuato le visite mediche a Monaco di Baviera, firmera' un contratto quinquennale per 7 milioni di euro all'anno

    Mamadou Sakho passa dal Psg al Liverpool- Il club francese ha ufficializzato la cessione del difensore 23enne, nazionale dei Bleus, alla squadra inglese. Nessun cenno, sul sito del Psg, alle cifre, ma Sakho - che era obiettivo di mercato anche della Roma - sarebbe stato pagato secondo i siti inglesi 19 milioni di euro. Il francese è il terzo acquisto della giornata da parte del Liverpool, dopo il difensore Tiago Ilori dallo Sporting di Lisbona e l'attaccante Victor Moses dal Chelsea.


     
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    'Per me rappresentare e giocare per il mio Paese, per la mia Nazionale, è qualcosa di irrinunciabile, una fortuna che in pochi hanno, ecco perché non sarò mai io a dire basta, sarebbe come una specie di diserzione''. Lo ha detto Gigi Buffon a due partite dal record di presenze in azzurro, 136 come Fabio Cannavaro. ''Se dovessero un domani decidere di non chiamarmi più o di mettermi in panchina per il bene della Nazionale, non ci saranno problemi - ha continuato il portiere - ma non sarò mai io a dire basta, anche solo il pensarlo è un atto di presunzione. Io resto agli ordini, faccio il giocatore, non sono il presidente o il proprietario della Nazionale, solo quando mi diranno fatti da parte ne prenderò atto e saluterò''.

    ''Il ruolo di portiere è diventato difficilissimo, in Italia più che altrove, qui spesso si tende a cercare il colpevole e questo non aiuta, siamo l'unica nazione che lo fa''. E' un vero sfogo quello che lancia Gigi Buffon dal ritiro della Nazionale, commentando la delicata situazione che stanno vivendo tanti suoi colleghi, specie giovani, finiti nel mirino dopo gli sbagli commessi in questo inizio di stagione. ''In Europa ho visto portiere bravissimi commettere errori ma senza mai essere messi in discussione - ha continuato il numero uno della Nazionale e della Juventus - qui, come uno sbaglia, finisce sotto accusa. Prendete il sottoscritto: l'anno scorso ho fatto 60 partite, ne ho sbagliate tre, contro la Samp, contro il Bayern Monaco e contro il Brasile in Confederations Cup: me lo concedete? Se sì, allora andiamo avanti, altrimenti tutto diventa più difficile''.




    L'arrivo di Ricardo Kakà ''farà fare il salto di qualità al Milan''. Ne è certo l'allenatore rossonero Massimiliano Allegri che ha sottolineato come intanto il brasiliano abbia ''portato grande entusiasmo''. ''Lo volevamo tutti, la società è stata molto brava, Galliani ha fatto una grande operazione di mercato - ha spiegato Allegri in un'intervista a Sky -. Con la partenza di Boateng ci siamo trovati senza il famoso trequartista. Kakà ci farà fare un salto di qualità, a livello tecnico e di autostima''.

    Massimiliano Allegri non nasconde che allenare la Nazionale rientra fra i suoi obiettivi per il futuro. ''Per un allenatore il sogno, il desiderio è allenare un giorno la nazionale del proprio Paese, e lo è anche per me. Ora - ha spiegato a Sky - sono al Milan e sono contento, la Nazionale ha un ottimo ct e rimaniamo ognuno sulla propria panchina. La Nazionale è una cosa a cui ambisco, che sia ora, fra 5 o 10 anni mi piacerebbe farlo''.


     
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    "Straordinari per Balotelli, Osvaldo, Montolivo e Cerci, in vista di Italia-Repubblica Ceca di martedì a Torino. A poche ore dalla partita di questa sera contro la Bulgaria, mentre la squadra azzurra lavorava nell'albergo del ritiro per un risveglio muscolare, i quattro giocatori indisponibili contro la Bulgaria (i primi tre per squalifica, Cerci per problemi fisici) hanno svolto una seduta supplementare di lavoro allo stadio Barbera, sotto gli occhi del preparatore atletico azzurro Venturati. Intanto, prosegue la vendita dei biglietti per la partita di stasera: la previsione è che si raggiunga quota 25 mila. Quattrocento i tifosi in arrivo dalla Bulgaria. In tribuna ci sarà anche il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, con delega allo sport, Graziano Delrio, che in visita a Palermo oggi partecipa anche al pranzo ufficiale tra le delegazioni di Italia e Bulgaria.



    ''El Shaarawy? Non dimentichiamo che ha solo venti anni''. Sospeso tra futuro prossimo e qualificazione alle porte, Cesare Prandelli affronta anche l'argomento della piccola 'crisi' del giovane attaccante del Milan e della nazionale.

    ''Lui in allenamento sta bene, fa le cose giuste. Forse soffre il fatto che il gol è mancato da tempo'', ha detto a poche ore da Italia-Bulgaria il ct azzurro, nell'intervista prega-gara a RaiSport nell'ambito dell'accordo di esclusiva tra Figc e tv pubblica.

    ''La verità - ha aggiunto Prandelli - e' che lui è uno che non esterna nulla, si tiene tutto dentro, soffoca le sue emozioni. E invece qualche volta è meglio tirare fuori...''. Ancora abbottonato sul suo futuro (''dopo il Mondiale si vedrà''), il tecnico ha accolto con un sorriso gli apprezzamenti arrivati negli ultimi periodi da Messi e dai barcellonisti: ''Ringrazio per la considerazione. Ma del mio futuro io non ho detto nulla''. Infine, a proposito di Spagna, Balotelli: ''Farlo giocare come 'falso nove', come fa la nazionale di Del Bosque? E' una soluzione - ha concluso Prandelli - Mario è un attaccante atipico, diverso dagli altri. Oltre alle sue grandi qualità, ha qualcosa di differente dalla maggior parte delle punte: un gran capacità di saper vedere il gioco''.

    ''Non ho già deciso il mio futuro, assolutamente no''. Così Cesare Prandelli ha chiarito il suo pensiero sulla panchina azzurra dopo il Mondiale. ''Ora sono concentrato sui tre punti - ha detto alla vigilia di Italia-Bulgaria - Poi parleremo di progetti e programmi. Quando ci sarà una scelta la comunicheremo con la massima trasparenza''

    Ricomincia il cammino verso i Mondiali brasiliani del 2014.Sono in programma 28 partite, 26 delle quali riguardano i nove gironi della zona europea. La situazione meno complicata, a prima vista, è quella dell'Italia che, se dovesse battere Bulgaria e Repubblica Ceca, otterrebbe il pass per il Brasile, quando mancherebbero ancora tre partite alla conclusione del programma del Gruppo B. Non tutte le grandi rappresentative hanno le stesse certezze di Prandelli e, a cominciare dalle partite di domani, dovranno battagliare per guadagnarsi il viaggio per il Paese sudamericano.

    Proprio l'avversaria dell'Italia, la Bulgaria, è a un bivio: deve vincere, per accorciare il distacco dagli azzurri e portarsi a -1. Stesso discorso per i cechi, che si trovano a loro volta a -1 dai bulgari e dunque hanno la grande occasione del sorpasso, per poi giocarsi tutto nella prossima sfida contro l'Italia, a Torino. Se la Danimarca fallisce l'appuntamento contro Malta è fuori. La vittoria sull'Austria darebbe alla Germania la quasi matematica qualificazione; per il secondo posto c'è lo scontro diretto fra l'Irlanda di Trapattoni e la Svezia di Zlatan Ibrahimovic.

    Non c'è possibilità d'appello: va fuori chi perde. Nel Gruppo 4, Romania e Ungheria si giocano la piazza d'onore alle spalle dell'Olanda, mentre nel sesto raggruppamento la Russia non dovrebbero avere problemi contro i lussemburghesi, anche per non perdere terreno dal Portogallo, che ha una partita in più, ma rischia addirittura di essere estromesso. Idem l'Inghilterra che, tuttavia, può sempre approfittare dell'insidiosa trasferta del Montenegro in Polonia (Gruppo H) e perfezionare il sorpasso, in caso di vittoria sulla Moldavia.

    La Spagna giocherà in Finlandia, con un solo obiettivo: tenere a debita distanza la Francia, a sua volta impegnata nella trasferta in Georgia, che la segue di un solo punto. Il principale problema di Del Bosque sara' scegliere se piazzare in porta il capitano Iker Casillas, in disgrazia al Real, o Victor Valdez. Bosnia Herzegovina-Slovacchia è una sfida tutta da decifrare, con gli ospiti che rischiano di restare fuori in caso di sconfitta, dal momento che la Grecia appare irraggiungibile. La Svizzera, in caso di risultato positivo in Islanda, è con un piede in Brasile. Serbia-Croazia vale tantissimo, con i padroni di casa che potrebbe dare l'addio alla qualificazione e favorire il Belgio, impegnato in Scozia. In programma anche Colombia-Ecuador (Conmebol) e Ghana-Zambia (Caf).


     
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    (ANSA) - TORINO, 7 SET - "Contusione al ginocchio sinistro": questa la diagnosi sull'infortunio subito ieri da Mirko Vucinic, nella partita Polonia-Montenegro, valida per le Qualificazioni Mondiali, e finita 1-1. Lo ha comunicato la Juventus, con una nota sul proprio sito. L'attaccante bianconero rientra oggi a Torino e, precisa la società bianconera, "le sue condizioni verranno valutate nelle prossime ore", con accertamenti clinici.



    (ANSA) - PALERMO, 6 SET - Manuel Pasqual e Lorenzo De Silvestri convocati in Nazionale per gli infortuni di Abate e Antonelli.

    Il ct dell'Italia, Cesare Prandelli, ha rapidamente deciso di sostituire i due terzini usciti questa sera per infortunio durante la partita con la Bulgaria, chiamando i difensori di Fiorentina e Sampdoria, che raggiungeranno la nazionale domani a Torino in vista della partita con la Repubblica Ceca.


     
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    E' stato protagonista di alcune storiche edizioni delle sfide fra Inter e Juventus, e ora Ronaldo è pronto a scommettere sui nerazzurri per la prossima in programma sabato. ''Sarà una classica bellissima, vince l' Inter'', ha sorriso l'ex attaccante brasiliano, che ha mantenuto ''un grande affetto'' per il club nerazzurro e per il presidente Massimo Moratti. ''Magari venderà una piccola quota - ha notato Ronaldo, ospite del presidente della Pirelli Marco Tronchetti Provera all'autodromo di Monza per il Gp -, ma resterà sempre all'Inter, l'amore che ha per l'Inter non cambierà mai''. Moratti farà l'interesse dell'Inter'', ha puntualizzato Tronchetti Provera, sorridendo a Ronaldo, ottimista sul futuro nerazzurro. ''La squadra di Mazzarri farà un grande campionato, è fuori dall'Europa e ha tempo per concentrarsi su una sola competizione e credo che farà bene - ha spiegato l'ex attaccante di Inter e Milan - Sarà bello anche vedere la Juventus, il Milan con Kakà: l'ho visto ieri (alla festa per il matrimonio di Leonardo, ndr) in Italia si sente bene, è contento e fiducioso''.



    'La Nazionale di calcio è un modello di quella che dovrebbe essere l'Italia di domani''. E' il pensiero espresso dal ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, a margine dell'incontro con gli azzurri, in ritiro a Torino per preparare la sfida di martedì contro la Repubblica Ceca. Accolta dal presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, e dal Ct Cesare Prandelli, Kyenge ha incontrato la squadra per circa venti minuti in un hotel del centro città e ha ricevuto in dono le maglie del capitano, Gigi Buffon, autografata da tutti i calciatori, di Angelo Ogbonna e Stephan El Shaarawy.

    "Ho sempre chiamato lo sport per camminare e per lavorare insieme nel percorso di cambiamento culturale contro ogni forma di razzismo e per compiere un percorso di integrazione". Lo ha detto il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, al termine dell'incontro di questa mattina a Torino con la Nazionale italiana di calcio. ''Questa squadra, lo sport - ha aggiunto - sono dei terreni utili per camminare insieme''.

    Sul fronte del razzismo, nello sport "c'è ancora tanto da fare ma lo dobbiamo fare tutti, ciascuno per la sua parte di responsabilità". Lo ha detto il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, al termine dell'incontro con i calciatori della Nazionale italiana avvenuto questa mattina a Torino. "Proprio per questo - ha proseguito - ringrazio la Federcalcio per il lavoro che sta facendo per controllare e sanzionare comportamenti razzisti. E ringrazio la squadra che porta avanti valori e una formazione contro ogni discriminazione. Per le istituzioni, per le scuole e per altri settori, bisogna aumentare l'informazione e la formazione a livello di Paese e nei diversi luoghi". Il ministro Kyenge ha parlato anche dei calciatori che lasciano il campo perché vittima di insulti. "Non bisogna soltanto guardare al comportamento del giocatore - ha detto al riguardo - ma a tutto, al clima in cui gioca, al clima di stress di per sè e di prestazione cui è sottoposto, considerando che non tutti abbiamo lo stesso carattere. Non è facile per nessuno - ha aggiunto - lavorare in condizioni di difficoltà, di attacchi e questo succede anche per i giocatori". "In Parlamento - ha concluso Kyenge - spetta alle istituzioni andare avanti: ognuno di noi deve portare un contributo nella lotta al razzismo".

    "Oggi con la nazionale di calcio: la vostra maglia azzurra è segno di appartenenza per tutto il paese. Una sola partita: l'Italia migliore!". Lo afferma in un tweet il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, che oggi ha incontrato gli azzurri in ritiro a Torino per preparare la sfida di martedì contro la Repubblica Ceca.


     
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    ROMA - Sara' Daniele Orsato a dirigere la partitissima Inter-Juve, anticipo delle 18 della 3/a giornata di Serie A. Gianluca Rocchi arbitrera' Napoli-Atalanta e Davide Massa l'altro anticipo Torino-Milan, che si giocano sabato alle 20,45. Ecco le altre designazioni: Fiorentina-Cagliari (12,30), De Marco; Lazio-Chievo, Calvarese; Livorno-Catania, Gervasoni; Udinese-Bologna, Doveri; Verona-Sassuolo, Irrati; Sampdoria-Genoa (20,45), Rizzoli; Parma-Roma (lunedi', 20,45): Guida.



    RIO DE JANEIRO - Spettacolare vittoria del Botafogo sul Corinthians, la notte scorsa, allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro, in una partita valida per la 20/a giornata della serie A brasiliana: il team dell'ex milanista, Clarence Seedorf, ha battuto 1-0 gli avversari dell'altro ex rossonero, Alexandre Pato, con un gol di Hyuri a un minuto dal fischio finale.

    Grazie a questo risultato, il 'Fogao' è a guota 39 punti e torna a insidiare la posizione del Cruzeiro (43 punti) in vetta alla classifica. Solo quinto il 'Timao', con 30 punti. Non si arresta nel frattempo l'ascesa del capolista Cruzeiro, che si è imposto 2-1 fuori casa sul Goias. Per quanto riguarda le altre gare giocate ieri, pareggi tra Atletico Paranaense e Fluminense (1-1) e Bahia e Criciuma (2-2). Importanti successi invece per Gremio (2-0 sul Nautico) e Portoguesa (2-0 contro il Vasco).


     
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    MADRID - Esordirà domenica contro il Villarreal il nuovo acquisto del Real Madrid Gareth Bale, il giocatore più costoso della storia, che il club spagnolo ha prelevato dal Tottenham per la cifra record di 100 milioni di euro. Nella sua partita d'esordio con i blancos, il 24enne gallese verrà impiegato sulla fascia destra, ha detto il tecnico Carlo Ancelotti in conferenza stampa, aggiungendo che a sinistra, la corsia preferita dal neoacquisto, ci sarà però Cristiano Ronaldo.



    ''Non guiderò la Nazionale italiana dopo Cesare Prandelli. La mia carriera si concluderà con l'esperienza in Russia''. Fabio Capello, dopo aver conquistato il primo posto nel gruppo F di qualificazione ai Mondiali 2014, grazie ai successi contro Lussemburgo e Israele, ha smentito le voci che lo vorrebbero sulla panchina azzurra dopo il torneo in Brasile.

    Il tecnico friulano, ai microfoni di da Fox Sports (l'intervista andrà in onda lunedì 16 settembre alle 19.30, in replica alle 23.30), ha parlato anche dei colleghi Massimiliano Allegri, Antonio Conte e Carlo Ancelotti. Ad Allegri ha mandato un suggerimento: ''Al tecnico del Milan non consiglierei di fare in questo momento il commissario tecnico di una Nazionale. È ancora troppo giovane ed a quell'età è più importante lavorare tutti i giorni sul campo da allenatore di una squadra di club''. Per Conte, invece, non ha escluso un futuro lontano da Torino, in particolare in Inghilterra.

    ''E' un allenatore da Premier League? Direi di si, anche se in Inghilterra non devi essere solo un allenatore, ma un manager a 360 gradi''. Un pensiero, che suona come un auspicio, è per l'amico Carlo Ancelotti. ''Quest'anno la squadra favorita per vincere la Champions League è il Real Madrid. Ha tutto per vincere la decima coppa. Carlo è la persona giusta nel posto giusto''.


     
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    In campo vuole batterli ma fuori dal campo li ammira. Aurelio De Laurentiis anticipa la sfida di mercoledì contro il Borussia Dortmund in Champions League: ''Sarò emozionato durante la partita - dice - ma da anni seguo il Borussia Dortmund, il suo allenatore e le mosse di mercato che fanno. E' una società incredibile, hanno uno stadio da 80mila persone, hanno i conti in ordine e non sperperano il denaro in acquisti inutili. Tirano su molto bene i loro giocatori. E' una squadra che mi mette paura''.

    De Laurentiis, intervenendo a Radio Kiss Kiss, emittente ufficiale del club azzurro, ha poi promosso due dei nuovi acquisti del Napoli: ''Sono molto contento - ha detto - di Callejon e sono curioso di vedere la capacità di uccidere la partita di Mertens. E' un assassino negli ultimi quindici metri, è come quando nei thriller l'assassino è nascosto dietro la porta e appare all'improvviso. Stasera potremo vederlo titolare''. Sulla griglia scudetto che De Laurentiis ribadisce essere a sei. Oltre a Juve, Napoli e le milanesi, infatti ''non dobbiamo dimenticarci di Roma e Fiorentina''. All'indomani della turbolenta assemblea di Lega di ieri, il presidente azzurro è tornato sul tema del calcio in tv: ''La pay per view sarebbe lo spezzatino all'ennesima potenza. Addirittura si potrebbe iniziare addirittura da venerdì. Se con i miei compagni di viaggio dovessimo fare la nostra tv allora tutto sarebbe possibile''.




    Il fratello diciottenne di Erik Lamela, l'attaccante argentino che poche settimane fa è stato ceduto dalla Roma al Tottenham Hotspur, è stato vittima di un sequestro lampo nella periferia di Buenos Aires, informano i media locali citando fonti della sicurezza. Il fratello di Lamela sarebbe stato fermato da uomini armati nella località di Vicente Lopez, a nord della capitale argentina, tenuto prigioniero per qualche ore nella baraccopoli di Villa Rana e liberato dopo che la sua famiglia ha pagato un riscatto di 5 mila pesos, poco più di 650 euro. Fonti della polizia citate dai media argentini sostengono che probabilmente il fratello di Lamela è stato scelto dai sequestratori non a causa della sua parentela con il giocatore, ma piuttosto perché era al volante di un suv Bmw.

     
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    Grave infortunio al ginocchio destro per Mario Gomez durante iorentina-Cagliari: gli esami cui è stato sottoposto l'attaccante tedesco parlano di un trauma distorsivo al ginocchio con lesione parziale del legamento collaterale mediale. Il giocatore sarà sottoposto a nuovi accertamenti, si temono almeno 2-3 mesi di stop. Anche Cuadrado, pur non evidenziando fratture, ha riportato una lussazione acromionclaveare alla spalla.

    Fiorentina e Cagliari hanno pareggiato 1-1 (0-0) nell'anticipo dell'ora di pranzo della 3/a giornata del campionato di serie A. Viola in vantaggio al 71' con Borja Valero, pareggio degli isolani con Pinilla all'89'. Brutto infortunio per Gomez, si fa male anche Quadrado.




    Il Napoli ha battuto 2-0 l'Atalanta in un anticipo della terza giornata del campionato di calcio di serie A. Per gli azzurri a segno Higuain al 26' del secondo tempo, raddoppio di Callejon 10 minuti piu' tardi. Con questi tre punti i campani salgono momentaneamente soli in testa alla classifica in attesa delle partite di Fiorentina e Roma. Cigarini ha lasciato l'Atalanta in 10 a un quarto d'ora dal termine per un'espulsione rimediata da un doppio 'giallo'.

    Torino e Milan pareggiano 2-2 in un anticipo della terza giornata del campionato di calcio di serie A. Tutti i gol nella ripresa. I granata, in vantaggio al 2' con D'Ambrosio, raddoppiano al 26' con uno splendido gol di Cerci. Muntari al 42' avvia con una rete rocambolesca la rimonta rossonera, completata al 52' da Balotelli su calcio di rigore fischiato per un fallo netto su Poli. Non brillante l'esordio di Kakà, sostituito da Allegri al 25' del secondo tempo.

    Finisce 1-1 il primo 'derby d'Italia' della stagione. Nell'anticipo della terza giornata della Serie A nerazzurri in vantaggio al 28' della ripresa con Icardi, al suo primo centro con la sua nuova maglia nerazzurra. Il pareggio dei campioni d'Italia dopo appena due minuti con Vidal, già al suo terzo gol della stagione. In classifica le due squadre sono al momento in testa a sette punti, ma il Napoli vincendo stasera contro l'Atalanta può volare solitario in vetta. In campo anche Torino-Milan

    La terza giornata di Serie A

    Inter-Juventus 1-1

    Napoli-Atalanta 2-0

    Torino-Milan 2-2

    Fiorentina-Cagliari 1-1

    Lazio-Chievo 3-0

    Livorno-Catania 2-0

    Udinese-Bologna 1-1

    Verona-Sassuolo 2-0

    Sampdoria-Genoa (alle 20,45): Rizzoli di Bologna (Galloni-Preti/Padovan. Add1: Mazzoleni. Add2: Ciampi)

    Parma-Roma (lunedì 16/9, alle 20,45): Guida di Torre Annunziata (Costanzo-La Rocca/Barbirati. Add1: Russo. Add2: Giacomelli). (ANSA).


     
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    Dopo la prima partita giocata nel Milan, Kaka' ha rimediato un infortunio che lo terrà fermo almeno per 2-3 settimane. "Lesione muscolare all'adduttore sinistro", è la diagnosi comunicata dal Milan e, "tra una decina di giorni, il calciatore effettuerà altri esami per stabilire meglio la prognosi".

    Calcio: Milan; Kaka', mi sospendo lo stipendio - "Ho deciso di autosospendermi lo stipendio in questo periodo, perchè dal Milan voglio solo il sostegno e l'affetto per guarire presto". Lo dice il giocatore rossonero, Ricardo Kaka', in un video pubblicato sul sito ufficiale del Milan. Kaka' ha riportato una lesione all'adduttore sinistro.

    "Da oggi ho iniziato le cure - dice Kaka', nel video - il vostro affetto in questi giorni mi dà la carica e mi motiva a tornare prima possibile. E' un momento duro e difficile. Spero di essere in campo al più presto".




    Vincere per agganciare il Napoli al primo posto. Nonostante il tecnico Garcia abbia cercato di predicare la calma, la classifica della Roma è chiara: dopo i risultati di Juventus, Fiorentina e Inter, possono essere solo i giallorossi, impegnati domani sera a Parma, a riprendersi il primo posto a pari merito con i partenopei. Al Tardini, però, servirà una vittoria: la terza nella prime tre giornate di campionato, come già successe ai giallorossi guidati da Spalletti, nella stagione 2007-2008. Con zero reti subite, la squadra di Garcia, invece, è finora la meno battuta della Serie A, mentre il Parma quella meno prolifica (con un solo gol, nonostante Amauri e Cassano in attacco).

    Tanto basta per far crescere l'entusiasmo attorno al gruppo, partito oggi per la città ducale senza gli infortunati Bradley, Destro e Lobont. Prima convocazione invece per Jedvaj, il baby difensore prelevato dalla Dinamo Zagabria per 5 milioni di euro. C'è anche Florenzi che ha recuperato dallo stato febbrile che gli ha fatto saltare la seduta d'allenamento di ieri. Il giovane centrocampista si contenderà una maglia con Gervinho e Ljajic. Davanti, infatti, l'unico certo di un posto è Totti, in procinto di siglare il nuovo rinnovo biennale. Il presidente Pallotta arriverà in Italia mercoledì, ma la firma dovrebbe arrivare dopo il derby con la Lazio di domenica prossima. Nel frattempo, a Parma, il capitano giallorosso si ritroverà davanti l'ex compagno Cassano. ''Hanno fatto percorsi diversi ma sono entrambi giocatori talentuosi, di spessore e al di sopra della media - spiega il tecnico crociato, Donadoni - Chi dei due domani sera avrà più fame e riuscirà a trasmetterla ai compagni farà realmente la differenza''.

    "Nessuno ha più fame di noi!!!". Lo slogan coniato dalla Roma per la nuova stagione, quella del rilancio dopo un biennio di digiuno forzato, è diventato per Miralem Pjanic il motto perfetto per lanciare la sfida al Parma, avversario di questa sera allo stadio Tardini. Il centrocampista bosniaco, sulla propria pagina facebook, ha infatti usato la frase della società associandola all'immagine di una forma di parmigiano e lasciando chiaramente intendere che i ragazzi di Garcia scenderanno in campo per conquistare l'intera posta in palio. Con un successo la Roma raggiungerebbe in testa alla classifica il Napoli, unica squadra rimasta a punteggio pieno dopo tre giornate di campionato.


     
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    La Juventus comincia la sua avventura in Champions con una convinzione: comunque vada, saprà essere "pericolosa per tutte" le avversarie che incontrerà sul suo cammino. Così Antonio Conte a Copenaghen ha presentato il nuovo esordio europeo. In Italia la Juve punta a confermarsi, per raggiungere un risultato storico, il terzo scudetto consecutivo. In Europa punta a migliorarsi, per realizzare un sogno. Per la Champions la Juve si presenta con ambizioni rinnovate, certezze ulteriori e un Tevez in più per provare a far meglio dell'anno scorso, quando il cammino continentale venne interrotto dallo strapotere del Bayern Monaco che poi sarebbe diventato campione. "Dobbiamo essere realisti: sappiamo chi siamo, che percorso abbiamo fatto per essere di nuovo rispettati in Europa, ma la strada è ancora lunga. Oggi siamo tra gli outsider della Champions, pericolosi per chiunque. Non ci poniamo limiti. La Coppa è un sogno, ma va accompagnato da un sano realismo. Siamo in un girone bello e affascinante: sulla carta il Real è favorito; noi e il Galatasaray ci giocheremo il secondo posto". Pavel Nedved e' sicuro che anche i bianconeri potranno lottare per le prime posizioni: "Sarà il campo a dire se tra noi e le grandi d'Europa il gap si è ridotto - sottolinea il consigliere d'amministrazione -: quest'anno la Juve è più forte, tocca ai giocatori dimostrarlo sul campo. Siamo pronti". Ecco la chiave: la Champions di quest'anno darà risposte sulla dimensione europea raggiunta dai campioni d'Italia dopo il traguardo dei quarti di finale raggiunto l'anno scorso, cui sono seguiti il secondo scudetto e la seconda Supercoppa italiana. Per Conte, "l'anno di esperienza in più può essere fondamentale. La Juve è più matura, sa come affrontare ogni squadra e ogni partita. In Champions ci sono sei partite e non c'è tempo per recuperare eventuali passi falsi. Ma lo sappiamo". Gigi Buffon è sulla stessa lunghezza d'onda dell'ex compagno: "Sono curioso di vedere se riusciremo a confermare le cose belle fatte l'anno scorso - rileva -. Condivido con tutta la squadra e i tifosi il sogno della Champions. Vincerla è qualcosa di anormale. Alla Juve, come a tante altre grandissime squadre, non è capitato così spesso di farlo: riuscire a ottenere un risultato simile sarebbe una soddisfazione immensa. Le conferme sulla nostra crescita ce le darà solo il campo, la differenza può farla il nostro entusiasmo e la voglia di stupire ancora". Per partire con il piede giusto, in Danimarca l'allenatore si affida a Carlitos Tevez (alla ricerca di un gol in Champions che manca dall'aprile 2009) e ad un mini turnover, basato su due possibili innesti: Ogbonna per Barzagli in difesa e Quagliarella per Vucinic in attacco. Conte ammette: "E' il primo ciclo intenso, ci saranno delle rotazioni. Sarei un pazzo se schierassi sempre gli stessi. Sostituirò chi è affaticato e sono certo che tutti mi daranno ottime risposte". Parola d'ordine, domani, far attenzione al Copenaghen, pur terz'ultimo in classifica nel proprio campionato. "E' una classifica inspiegabile perché ho visto le loro partite. L'anno scorso qui fummo sorpresi dal Nordsjaelland, non deve ripetersi".



    CARNAGO (VARESE) - ''Può sembrare un bollettino di guerra ma i preparatori atletici e i fisioterapisti hanno fatto un lavoro eccellente'': Massimiliano Allegri prova così a minimizzare l'allarme infortuni al Milan, precisando che ''il numero di quelli muscolari è identico rispetto a settembre di un anno fa''. ''Non mi preoccupa la situazione, abbiamo infortuni traumatici e solo 4 muscolari: El Shaarawy, Montolivo, Abate che si è infortunato in Nazionale, e Kakà, che è arrivato da due settimane e sabato avrei fatto giocare solo un tempo se non si fosse fatto male Montolivo - ha detto Allegri alla vigilia della sfida di Champions League con il Celtic -. Poi ci sono due menischi lesionati, una rotula fratturata, la spalla di Niang, che domenica torna, e Pazzini, che è stato operato solo il 23 maggio perché nel finale di stagione avevamo bisogno di lui''.

    Allegri, Kakà ha dimostrato quanto tiene al Milan - Autosospendendosi lo stipendio finché non sarà guarito dall'infortunio, Kakà ''ha dimostrato come tiene e rispetta il Milan e i tifosi, e quanta voglia ha di guarire e rimettersi in gioco subito'': lo ha notato Massimiliano Allegri, secondo cui il brasiliano ''sabato contro il Torino magari non ha giocato una partita eccelsa sul piano tecnico, ma ha dato il massimo finché ha potuto''.


     
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